Profumati, romantici, irresistibili, i glicini (Wisteria spp.) sono fra le fioriture più significative di aprile. Amatissimi dalle api, così profondamente Liberty e al tempo giapponesi, irresistibili nella morbidezza dei suoi grappoli ricadenti, in tutte le sfumature del viola, ma anche del bianco e del rosa…
Per ammirarne la più grande collezione d’Italia, due gli indirizzi top: Villa della Pergola, ad Alassio, nel cui meraviglioso giardino fioriscono ora ben 32 glicini, fra specie e varietà… e il Vivaio Vignoli, a Pistoia, dal quale provengono tutte, ma nel quale troverete anche le ultimissime varietà.
Ma si trovano glicini pazzeschi in tutte le nostre città. Milano, per esempio, ne è particolarmente ricca: li si incontra nei giardini delle ville Liberty, delle ex casette dei ferrovieri e nei condomini, come nei cortili delle case di ringhiera e dei palazzi storici.
(fonte italianbotanicaltrips.com)
I glicini sono tra i più attraenti arbusti rampicanti decidui, piante rustiche e vigorose dalle foglie imparipennate, composte da foglioline di forma variabile tra l’ ovato e il lanceolato.
Questa pianta rampicante ha una crescita molto veloce, con una fioritura abbondante ed aggraziata.
Spettacolari sono i fiori di grande impatto dal profumo leggero e riuniti in racemi (grossi grappoli), con colori variabili dal blu-viola al lillà, al rosato, al bianco. Ci sono cultivar di vari colori oramai.
I fusti robusti si avvinghiano al sostegno che gli si da ed è il fiore ideale per qualsiasi forma di allevamento come pergole, recinzioni, tettoie, colonne, archi, spalliere, ma anche per avvolgere tronchi morti …
Anche il fogliame è spettacolare, ha foglie composte ocali, di colore verde tenero che poi con l’estate diventa più scuro. Resistente al gelo e tollera il caldo.
Alcune Specie e Varietà di Glicine
Qui in Italia lo chiamiamo Glicine, il nome ufficiale è Wisteria è un genere di piante rampicanti della famiglia delle Fabacee (o Leguminose). Sono originarie della Cina, Giappone e Nord America, portate in Europa tra il 1700 e 1800.
Esistono diverse specie e tantissimi ibridi e cultivar. Quelle più comuni nei nostri giardini sono le seguenti:
Wisteria sinensis, detto anche Glicine Comune o Glicine Cinese
Originaria della Cina, da cui arrivò in Europa nel corso dell’800.
E’ tra le più diffuse in Italia, molto vigorosa e porta fiori un pò più grandi e fitti che sbocciano contemporaneamente sullo stesso grappolo
Molte delle selezioni che troviamo da noi sono di origine occidentale relativamente recente.
In generale si riconoscono perchè hanno
Maggior vigore vegetativo
Infiorescenze meno lunghe: in media 20-30 cm
Le piante iniziano a fiorire già dal secondo anno.
Sono tra le prime specie a fiorire in primavera e la fioritura dura un paio di settimane, poi nel periodo estivo riprovano a fiorire ma con meno vigore
Avvolgimento dei rami in senso antiorario
Del Wisteria Sinensis ci sono tantissime varietà e Cultivar. Ne citiamo alcune:
Wisteria sinensis ‘Alba’: La peculiarità sono i fiori bianchi, di fioritura precoce, e rifiorente in estate
Wisteria sinensis ‘Amethyst’: varietà con fiori di colore violetto porpora molto forte e Profumati. Fiorisce presto in primavera e poi rifiorisce in giugno/luglio. Ha foglie di color bronzo intenso.
Wisteria sinensis ‘Prolific’: selezione del glicine comune che, come suggerisce il nome, è molto prolifico, ha una fioritura abbondantissima con grappoli pieni. Fiorisce presto in primavera ed ha una una buona rifiorenza nei mesi giugno e luglio.
Wisteria sinensis ‘Texas Purple’: con Fiori rosa porpora e foglie grandi
Wisteria sinensis ‘Blue Sapphire’
Wisteria brachybotrys
Gruppo di glicini che crescono meno del glicine comune, sono quindi meno invadenti degli altri, ma sono comunque precoci e generosissimi nella fioritura. Essendo di crescita contenuta, sono ideale quando disponete di spazi contenuti.
Sono originari del Giappone, il nome Wisteria brachybotrys in greco significa “a fiore corto”. I grappoli delle varietà appartenenti a questa specie sono infatti tozzi e lunghi solo 15/20 cm mentre i singoli fiori al contrario sono molto grandi, anche le gemme sono grandi e quando iniziano ad aprirsi fanno un effetto straordinario.
In caso di clima rigido con temperature sotto lo zero per diversi giorni consecutivi meglio riparare la pianta poiché potrebbe avere dei danni.
La particolarità (di tutti i glicini di origine giapponese) è che l’avvolgimento dei rami sui supporti avviene in senso orario.
Esistono diverse varietà e cultivar di vari colori, eccone alcune:
Wisteria brachybotrys ‘Iko Yama Fuji’ : con fiori viola e blu scuro, molto profumati
Wisteria brachybotrys ‘Shiro Kapitan Fuji’: con fiori di colore bianco puro e profumatissimi. Rifiorisce debolmente anche in estate, adatta a terrazzi e spazi ridotti.
Wisteria brachybotrys ‘Okayama’: con grandi fiori viola, malva scuro leggermente profumati.
Wisteria brachybotrys ‘Showa Beni’: con fiori rosa pastello e mediamente profumati.
Wisteria brachybotrys ‘Golden Dragon’: fiori viola-blu, che contrastano con splendide foglie gialle-dorate
Wisteria floribunda (conosciuta anche come Japanese Wisteria, Glicine Giapponese, Glicine del Giappone)
Proviene appunto dal Giappone, il nome originale Giapponese è Fuji o Noda Fuji. Può raggiungere altezze considerevoli (anche 20 metri), presenta foglie di colore verde chiaro imparipennate, formate da 11-15 foglioline. Ci sono tantissimi cultivar di questo glicine.
I grappoli sono molto più lunghi che nel glicine cinese (ovvero la Wisteria sinensis), seppur più radi, ed hanno una lunghezza media di 40-50 cm, ma in alcune varietà arrivano fino a 120 cm!
I fiori sono abbastanza radi e si aprono progressivamente dall’alto verso il basso, allungando così il periodo di fioritura. I fiori si schiudono in contemporanea con le giovani foglie dando all’insieme una spettacolare eleganza.
La fioritura, molto abbondante e profumata, avviene leggermente più tardi rispetto al Glicine cinese, ma comunque intorno a Maggio-Giugno.
I colori dei fiori sono molteplici e vanno dal bianco, al viola, al rosa, al rosso.
I rami si attorcigliano intorno al sostegno in senso orario. Se moltiplicate da seme, possono volerci fino a 4 anni prima di fiorire.
Sono tantissime le varietà del Glicine del Giappone, citiamo i seguenti:
Wisteria floribunda ‘Alba’ : I grappoli, lunghi intorno ai 40 cm., portano fiori piuttosto piccoli di un bel bianco puro e molto profumati.
Wisteria floribunda ‘Black Dragon’ o ‘Violacea Plena’ o ‘Yae Fuji’ o ‘ Yae Koku Ryu’ (‘doppio drago nero’): cultivar di glicine a fiore doppio con fioritura tardiva. La pianta è molto vigorosa e porta grappoli lunghi fino a 40 cm, formati da fiori composti da 15-20 petali disposti irregolarmente a mazzetto, di un bel viola scuro con sfumature porpora. I numerosi petali in realtà sono petaloidi derivati dalla degenerazione degli stami.
Wisteria floribunda ‘Eranthema’: Grappoli molto eleganti lunghi fino a 50 cm e formati da singoli fiori blu molto chiaro nelle ali e blu più intenso nella carena. Fioritura un po’ tardiva
Wisteria floribunda ‘Ito Koku Ryu’ (o ‘Royal Purple’): presenta grappoli lunghi 30-50 cm formati da fiori color porpora blu molto scuro e ben profumati. Ha un bellissimo fogliame ben riconoscibile con foglioline ellittiche più strette che nelle altre cultivar e di colore verde intenso.
Wisteria floribunda ‘Longissima Alba’ o ‘Shiro Noda’: Fiori di colore bianco puro, grappoli lunghi, fioritura tardiva. Presenta grappoli lunghi fino a 60 cm, densi, di un bel bianco puro con una piccola sfumatura porpora sulla carena e intensamente profumati. In Giappone è una varietà storica ed è considerata l’essenza della purezza.
Wisteria floribunda ‘Nishiki’: Cultivar un po’ più delicato degli altri con Fiori blù chiaro e foglie maculate di giallo. Presenta foglie variegate/maculate con screziature gialle o bianco crema, soprattutto sulle foglie giovani. I grappoli sono lunghi una ventina di centimetri di colore blu/viola chiaro.
Wisteria floribunda ‘Rosea’ o ‘Honbeni’: Con Fiori rosa ed eleganti grappoli lunghi fino a 45 cm. Fioritura tardiva
Wisteria floribunda ‘Burford’: con Fiori viola lilla bicolore
Wisteria floribunda ‘Ito Koku Riu’ : con Fiori blù violetto scuro, grappoli lunghi, elegante
Wisteria floribunda ‘Lilac Rose’: con fiori rosa lilla, precoce, rifiorente
Wisteria floribunda ‘Macrobotrys‘: con fiori giganteschi di colore viola chiaro/lilla, grappoli lunghissimi fino oltre 1 mt.
Wisteria floribunda ‘New Blue Fountain’: con fiori di colore blù violaceo, produce molti semi
Wisteria floribunda ‘Peache and Cream’: Grappoli lunghi fino a 60 cm con fiori di colore rosa/pesca e sfumati di bianco
Wisteria floribunda ‘Pink Ice’: con fiori rosa chiaro e bianchi
Wisteria frutescens o Glicine Americano
Il glicine americano è un rampicante deciduo che fa rami lunghi e morbidi, completamente rustico che produce densi ammassi di blu-viola, grappoli (o racemi) di fiori lunghi da 15 fino a 30 cm quando ha già le foglie, fioritura tardiva in tarda primavera/ inizio estate.
Specie molto meno invasiva delle altre, è facile da contenere ed è ottima se si dispongono spazi piccoli
La crescita avviene in senso antiorario, come i glicini cinesi
Ha un fogliame leggero ricoperto da una fine peluria bianco-bluastra che gli dona un aspetto setoso. I suoi fiori sono dei grappoli blu viola, leggermente profumati, con bocci ricoperti anch’essi da fine peluria.
E’ storicamente la prima specie del genere Wisteria introdotta in Europa, ma non è ancora molto conosciuta e diffusa, forse perché in fioritura manca della spettacolarità delle specie asiatiche.
Di Wisteria frutescens ne esistono di cultivar differenti di diversi colori:
‘Amethyst Falls‘: fiori di colore lilla-ametista chiaro, con foglie bluastre, le foglie più appuntite ed eleganti e i grappoli dei suoi fiori lunghi 10-15 cm di un bel colore ametista sono pieni e tozzi cosi da dare l’impressione che siano doppi.
‘Longwood Purple’: fiori di colore viola-rosa (più scuro di ‘Amethyst Falls’),
‘Nivea‘: con fiori bianchi.
Fioritura del Glicine
La fioritura dipende dalla varietà. In generale se coltivato all’ombra, le fioriture saranno più tardive.
Il glicine americano fiorisce tardivamente in estate, tra i mesi di giugno e luglio.
Il glicine cinese e quello giapponese fioriscono in primavera (aprile-giugno). Alcune varietà hanno una seconda fioritura estiva, ma meno forte.
Luce
Gradiscono sia esposizioni soleggiate che quelle in leggera ombra.
Al momento della messa scegli certamente una zona assolata. Il glicine può crescere anche all’ombra, ma poi la fioritura ne risentirà, sarà infatti meno abbondante, meno profumata e avverrà più tardi.
Terreno
Non ha particolari esigenze e vegeta praticamente in tutti i terreni, anche quelli più poveri, sassosi ed asciutti purchè non siano eccessivamente calcarei.
Quelli fertili e freschi sono ovviamente i migliori.
Acqua / Annaffiature
Annaffiare normalmente, aumentando gli apporti in caso di periodi siccitosi.
Di solito occorre innaffiarlo nei primi tre anni di vita, negli anni successivi è molto resistente alla siccità.
Temperatura
Le Piante di Glicine hanno una buona rusticità, una buona resistenza al freddo e tollerano il caldo intenso.
Vive bene in tutti i climi italiani ed in montagna è presente sino a 1.000 metri e oltre.
Come Concimare il Glicine
Nei primi 2/3 anni puoi concimare il glicine un paio di volte all’anno utilizzando concime polivalente con buone percentuali di azoto, fosforo e potassio.
In seguito è sufficiente una concimazione all’anno diminuendo la dose di azoto. I concimi azotati esaltano la crescita a discapito della fioritura, il Glicine è una Leguminosa e provvede da se al proprio fabbisogno di azoto.
Quando la pianta sarà ben sviluppata puoi concimare il glicine una volta all’anno con un fertilizzante a base di solo fosforo. I concimi a base di Fosforo aiutano la maturazione delle gemme da fiore.
Se il terreno è calcareo, aggiungere anche del ferro per evitare la Clorosi (vedi la sezione Problemi)
Riproduzione
In generale la moltiplicazione può avvenire per Talea, Margotta o anche per propaggine. Va eseguita in primavera o in autunno.
La moltiplicazione per seme è possibile, ma poi la pianta fiorirà dopo alcuni anni (dal secondo anno in su, a seconda delle specie), e non sarete sicuri del risultato, poiché è possibile una ibridazione con altre piante di diverse varietà.
Come Potare il Glicine
E’ bene potarla un paio di volte anno, altrimenti rischia di diventare invasiva e disordinata, poiché cresce rapidamente.
La potatura è molto importante, per ottenere un’ottima fioritura.
Potatura in Estate: Serve per dare un aspetto più ordinato alla pianta e per favorire la maturazione delle gemme da fiore. Si fa nel mese di Luglio/Agosto e vanno accorciati i rami formati nell’ultimo anno riportandoli alla lunghezza di un metro circa a meno che questi non servano per conferire un determinato aspetto alla pianta (questi si possono lasciare più lunghi). Vanno poi eliminati tutti i polloni e gli stoloni che nel tempo si sono formati alla base della pianta, a maggior ragione se la pianta è stata innestata.
Potatura in Inverno: Effettuala dopo la caduta delle foglie, se ti trovi in una zona fredda meglio aspettare a fine inverno.
Vanno accorciati tutti quei rami sviluppatasi nell’ultimo anno, ma lasciando 4-6 gemme. Inoltre vanno tagliati i rami secchi, deboli o rotti e gli eventuali polloni formatisi alla base della pianta..
Al solito se vuoi dare una precisa conformazione alla pianta devi lasciare un ramo più lungo, legarlo al tutore nella forma e direzione voluta.
Parassiti, Malattie ed altri problemi
E’ molto resistente, ma sporadicamente può essere attaccato da qualche parassita o può subire qualche malattia:
Afidi Neri (o Pidocchi delle piante): Possono apparire dopo stagioni umide sulle gemme, di solito si risolve da solo con il caldo. Può essere dannoso solo su piante giovani e deboli, in tal caso trattare con un insetticida adatto.
Ragnetto Rosso: Possono apparire quando la stagione è troppo secca e si notano le foglie che tendono a seccarsi. Se usate una lente potrete notare dei piccoli ragnetti (in realtà sono acari) di colore rosso. Poiché odiano l’acqua, provate a inumidire le foglie, dovrebbe essere più che sufficiente. In caso di attacchi gravi usate un insetticida anti-acaro.
Attacchi di Funghi: Talvolta le piante possono essere attaccate da Oidio (Mal Bianco), Cercospora o Phyllosticta. Possono essere gravi sono per alcune varietà più delicate, in tal caso va usato un prodotto anti-fungino, ma di solito non creano alcun problema serio.
Tripidi: Raramente possono essere colpiti da tripidi che danneggiano le foglie
Marciume delle radici: La causa di solito è il batterio Agrobacterium tumefacens che penetra nelle piante quando si fanno delle potature con forbici infette. Da qui l’importanza di usare forbici ed altri attrezzi ben taglienti che facciano tagli precisi che magari poi è bene disinfettare con del rame. Non esistono soluzioni in questo caso.
Carie del legno: é un fungo che fa marcire il legno, soprattutto di piante vecchie. In caso di attacco va ripulito profondamente il legno, asportando tutto quello malato e poi trattare con un anti-fungino.
Questa pianta è anche soggetta a clorosi, la quale provoca uno sbiancamento/ingiallimento delle foglie. La causa è la presenza di calcare nel terreno, che fa soffrire la pianta non permettendogli di assorbire il ferro. In questi casi è sufficiente distribuire, mentre si innaffia, una paio di volte l’anno del sequestrene/chelato di ferro.
Altri Consigli per la Coltivazione
Poiché i glicini sono piante forti e a rapida crescita che possono raggiungere anche i 15 metri d’altezza, assicurati di posizionarla in un posto grande dove possa espandersi agevolmente e in modo che non rovini eventuali pareti. Sono dotati anche di un apparato radicale molto forte, per cui prendi qualche precauzione se la collochi vicino a marciapiedi e/o pavimentazioni. In questi casi un consiglio che danno i vivaisti è di piantarlo ad una distanza adeguata, ma di mettere tra la piante e “l’ostacolo” un foglio di plastica ondulata in modo che quando le radici cercano di espandersi cambieranno direzione.
Tossicità
La pianta è tossica, in particolare i semi e i baccelli del Glicine contengono il glucoside wistarina che causa vomito violento, diarrea e dolori addominali.
(fonte edendeifiori.it)
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