La Storia del Cachi Sopravvissuto:
Un Simbolo di Pace e Rinascita.
Il 9 agosto 1945, una bomba atomica devastò Nagasaki. La vita di una famiglia che abitava in una casa con al centro del piccolo giardino un albero di cachi cambiò per sempre. La bomba atomica uccise e distrusse tutto ciò che c'era intorno. Tuttavia, miracolosamente, l'albero di cachi sopravvisse alla devastazione, anche se bruciato per metà.
Nel 1994, Masayuki Ebinuma, un arboricoltore di Nagasaki, iniziò a prendersi cura dell'albero sopravvissuto. Con grande dedizione, lo fece riprendere fino a ottenere delle pianticelle di seconda generazione.
Queste pianticelle furono distribuite ai bambini che visitavano Nagasaki, come simbolo di pace.
Oggi, ci sono 250 pianticelle sparse in 23 Paesi, e l'Italia è il secondo Paese per il maggior numero di piantumazioni, dopo il Giappone.
Il "Kaki Tree Project" è un'iniziativa che ha come obiettivo la diffusione della storia del cachi sopravvissuto. I bambini di tutto il mondo vengono invitati a prendersi cura delle pianticelle di seconda generazione e a creare opere d'arte che abbiano come tema l'albero di cachi. Attraverso l'arte, si possono superare le barriere di Paesi, religioni, etnie e lingue, e creare un mondo nuovo dove la condivisione e la pace prevalgono. La storia del cachi sopravvissuto parla di guerra, di amore, di morte e di rinascita. E ci insegna l’inutilità della guerra e che, nonostante le avversità, la vita è sempre più forte.
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