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Immagine del redattoreTullio Gulì

Il Melograno: Le tecniche di coltivazione per avere un ottimo raccolto

I consigli per coltivare il Melograno, un albero che non può mancare nel frutteto


Come coltivare il Melograno e proprietà del frutto, noto anche come granato o melogranato


Si tratta di uno dei frutti più importanti che maturano nel periodo autunnale. Un frutto antichissimo, conosciuto e apprezzato non solo per il suo dolce sapore ma anche per le sue innumerevoli proprietà curative.

Conosciamo, quindi non solo i metodi biologici di coltivazione del Melograno, ma anche le proprietà benefiche della sua polpa.


La coltivazione del Melograno è molto resistente e richiede cure limitate. Per questo motivo può essere agevolmente realizzata negli orti e nei giardini domestici.



La pianta di Melograno, Punica granatum, è appartenente alla famiglia delle Punicaceae ed ha un comportamento sia arbustivo che arboreo.

La coltivazione del melograno è conosciuta da tempi antichissimi e si ritiene sia originaria dell'Asia Sud-occidentale. i Fenici furono i primi ad apprezzare il succo di melograno e a diffondere la pianta nel Mediterraneo. E i Romani iniziarono ad importarla già nel periodo delle Guerre puniche.


Il nome scientifico è di origine romana, dal latino punicum (cartaginese), e dalla composizione della parola malum (mela) e granatum (ricco di semi)

 

Le principali varietà di Melograno; esistono diverse varietà di coltivazione del melograno nel nostro paese le principali tipologie


Polpa e succo di Melograno: le proprietà nutrizionali e le virtù benefiche


Il succo di melograno è contenuto nei semi, detti anche arilli.

Questi ultimi rappresentano la parte edibile del frutto e nelle varietà che abbiamo sopra indicato sono molto carnosi e dal tipico colore rosso.Bisognia dire che, in realtà, per quanto riguarda alcune varietà, il colore può essere anche più chiaro.


Il seme è composto da questa parte polposa e succosa, la quale contiene al suo interno dei tegumenti legnosi, di colore bianco.

I nutrimenti della polpa e il succo di melograno forniscono un buon apporto di carboidrati, sotto forma di zuccheri (15,9 gr. per ogni 100 gr. di parte edibile). Il frutto contiene inoltre 63 kcal per 100 gr., dunque ha un elevato potere energetico.


Il melograno è ricco di potassio 290 mg, di vitamine A e vitamina C 8 mg.


Proprietà benefiche


Oltre agli elementi principali, polpa e succo di melograno ( o melagrana riferito più propriamente al frutto) contengono altre 100 sostanze. Tra queste ci sono tannini, i polifenoli, le antocianine, i flavonoidi e gli acidi organici, che sono tutti elementi antiossidanti.

Queste sue caratteristiche, infatti, ne fanno ad esempio un elemento ideale per chi ha problemi di tipo intestinale, come infiammazioni della mucosa, dovute, in genere ad un cattivo funzionamento del sistema immunitario.


Gli elementi antiossidanti contenuti nella polpa e nel succo di melograno resistono all’ambiente acido dello stomaco. In questo modo raggiungono intatti l’intestino. Giunti qui attivano meccanismi molecolari che riducono la presenza delle sostanze che sono causa dello stato infiammatorio. In sostanza: il melograno è un vero e proprio antibatterico naturale.

I piccoli tegumenti legnosi contenuti all’interno degli arilli, hanno invece proprietà diuretiche e astringenti.


La melagrana è consumata generalmente fresca, ma molto diffuso negli ultimi tempi è il consumo della sua spremuta, o di altri derivati della lavorazione, quali gli sciroppi e le marmellate.


La spremuta, in particolare, si ottiene dal succo dei semi di melograno schiacciati. Attraverso un’operazione di filtraggio, i tegumenti legnosi vanno possibilmente eliminati.Il succo ottenuto è particolarmente concentrato,ha ottime proprietà digestive.






Come coltivare un Melograno


I passaggi da seguire per coltivare il melograno nel migliori dei modi bisognia seguire i seguenti passaggi:

  • Mettere a dimora l'albero in un luogo riparato,

  • Evitare terreni argilosi,

  • Irrigare solo nei primi due anni di vita,

  • Nutrire il terreno con una giusta concimazione,

  • Scegliere un'adeguata potatura,

  • Usare preventivamente i macerati per la difesa biologica dai parassiti.


Clima e terreno per la coltivazione del Melograno


La coltivazione del melograno è molto rustica. La pianta si adatta a quasi tutti i climi. Anche se predilige un clima mite è capace di resistere bene anche alle latitudini più a nord. L’unica accortezza è di coltivare la pianta in una zona riparata, che la protegga dal gelo in caso di freddo prolungato. Questa specie arborea non ha bisogno di irrigazione di sostegno, se non nei primi due anni di crescita. Inoltre, resiste molto bene ai periodi di siccità, anzi, il clima asciutto permette una maturazione più equilibrata. Per questo motivo è bene evitare i terreni argillosi che danno luogo ai ristagni idrici.


L’ideale per la coltivazione del melograno sarebbe un terreno ricco di elementi nutritivi e profondo. In questo modo l’apparato radicale avrebbe più spazio per la propagazione. Comunque sia, in mancanza di queste caratteristiche la pianta è capace di adattarsi bene anche a terreni secchi e duri.


Potatura del Melograno


La potatura del melograno varia a seconda che si scelga di crescere la pianta a cespuglio o ad albero.


Nel primo caso, quello usuale, gli interventi devono essere limitati ad accorciare i rami più lunghi ed esterni. Bisogna però tener presente che la formazione dei frutti avviene negli apici vegetativi, quindi bisogna andarci molto leggeri. Altra potatura necessaria, in questo primo caso, è l’eliminazione di rami secchi, spezzati o comunque rovinati dal tempo.


Nel caso si opti invece per un melograno ad albero, la potatura è di formazione e inizia già nei primi anni. È infatti necessaria, fin dall’inizio, l’individuazione di uno o più tronchi principali, dai quali devono essere eliminati tutti i polloni basali che naturalmente emergeranno nel tempo.

In entrambi i casi il sapore del succo di melograno resta invariato.


Un buon consiglio, vista la naturale tendenza del melograno a svilupparsi a cespuglio, l’opzione migliore, a nostro avviso, è quella di assecondare la natura della pianta e quindi lasciarla sviluppare come un arbusto cespuglioso.


Questo tipo di portamento può assolvere anche una funzione secondaria nel giardino, andando a posizionare il melograno in una zona di confine, all’esterno, per delimitare o chiudere un area.

Il periodo di potatura, qualunque tecnica si scelga, va da novembre a gennaio, quando la pianta è in riposo vegetativo.


Difesa biologica antiparassitaria


La coltivazione del melograno è molto rustica e resistente. Non è facile per i comuni parassiti attaccare la pianta ed averne il sopravvento. I frutti in particolare, protetti dalla spessa cuticola esterna, sono praticamente immuni ai loro attacchi. La pianta può però soffrire, nel periodo primaverile, gli attacchi degli afidi. Questi, comunque, possono essere contrastati in maniera biologica grazie all’utilizzo dei diversi preparati naturali, tra cui il macerato d'ortica e l'infuso d'aglio.

 

Conclusioni


Il succo del Melograno con le sue mille virtù, ci riporta dunque a un periodo antico, fatto anche di mitologia. La pianta, rustica, resistente, decorativa, è facile da gestire anche per i giardinieri inesperti ed è da consigliare assolutamente in ogni giardino. Per il consumo familiare, basta anche un singolo arbusto, che dal punto di vista produttivo può donare molti frutti.




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